Storia del Forcoli

di Giuseppe Ideni

Storia U.S. FORCOLI CALCIO 1921

 

-         La società è stata fondata nel 1921 iniziando con il campionato di “propaganda” e partecipando, sino allo scoppio della seconda guerra mondiale, ai campionati regionali di prima e seconda categoria dilettanti.

-         Nel dopoguerra è stata sempre iscritta nei campionati dilettanti raggiungendo i vertici più alti a livello regionale e scontrandosi con squadre del calibro di Montevarchi, Rondinella, Pisa, Grosseto, Orbetello e Piombino. In questo periodo hanno militato nella società calciatori del calibro di Bimbi M. (Udinese, Lazio Livorno ed altre rinomate società), Puccioni (Lucchese), Mannucci (Pro Patria, Siena), Doveri (Pontedera, Salernitana), Bimbi F. (Spal, Empoli, Romulea).

-         Negli anni 60/70 la squadra ha militato sempre nei dilettanti con alti e bassi salendo e scendendo molte volte di categoria dalla promozione alla seconda.

-         A fine anni 80 inizia la lenta risalita ai vertici del dilettantismo regionale con la promozione in eccellenza nella stagione 92/93.

-         In questi anni ha militato nella squadra l’unico “straniero” della storia del Forcoli: Gabriel Vitulano, fratello minore del famoso Miguel calciatore del blasonato Livorno degli anni 80.

-         Dopo due anni in Eccellenza (in compagnia di squadre del calibro di Pisa e Viareggio) c’è stata una ricaduta sino alla prima categoria.

-         Dobbiamo arrivare alla stagione 99/2000 per trovare la società stabilmente tra le prime in Eccellenza con la storica promozione in serie “D” nella stagione 2003/2004.

-         Anche nelle ultime stagioni hanno militato nel Forcoli atleti che poi hanno ben figurato nelle categorie superiori; un caso a parte è Tognarelli (trascorsi in Siena e Livorno), il tecnico artefice della storica promozione, che non a caso è stato anche allenatore/giocatore e poi solamente allenatore, delle formazioni che raggiunsero le promozioni in Eccellenza.

-         Infine come non citare il presidente Marco Consoloni a cui va riconosciuto un ruolo fondamentale nel raggiungimento della serie “D”, se non altro per la passione e l’attaccamento ai colori amaranto.